ANAAO ASSOMED

Il 23 luglio del 1959 un gruppo di medici veneti fonda l’Associazione Nazionale Aiuti e Assistenti Ospedalieri.

Un sindacato originale e moderno che apre uno spiraglio in tempi duri per i camici bianchi.

A maggio del 1962 l’ANAAO arriva anche in Sicilia.

Con il Congresso del maggio 1982 l’Associazione, in continua evoluzione, apre le porte a tutti i medici pubblici. Per questo aggiunge alla sigla ANAAO l’acronico SIMP.

Nel panorama sanitario si delinea una nuova figura il “dirigente” ed è per modellarsi anche nel nome, su questa nuova classe di professionisti, che a febbraio del 1994 il sindacato si trasforma nell’ Associazione dei Medici dirigenti “Anaao Assomed”.

Nel 2013 entrano a far parte dell’Associazione anche i Dirigenti Sanitari.

L’Anaao Assomed oggi con i suoi 18.500 iscritti, detiene il 23,38% della rappresentatività sindacale del SSN, confermandosi così la più grande Associazione di dirigenti medici e sanitari.

anaao chi siamo

Principi

Il principio costituzionale della tutela della salute individuale e collettiva ispira l’Associazione per realizzare, mediante una distribuzione, omogenea sul territorio nazionale, servizi sanitari qualificati, efficienti ed efficaci.

L’Anaao Assomed sostiene l’evoluzione e la valorizzazione delle strutture sanitarie pubbliche, tutelando ad ogni livello il ruolo e l’autonomia professionale dei dirigente medici e sanitari che in esse operano.

L’Associazione non ha alcun scopo di lucro.

Finalità

L’Associazione si pone quali prioritari obiettivi:

  • il riconoscimento della figura del medico specialista dirigente attraverso l’effettiva attribuzione di funzioni tecnico-gestionali delle strutture ad essi affidate nonchè il pieno riconoscimento della sua autonomia professionale favorendo inoltre l’effettiva aziendalizzazione delle strutture del SSN;
  • l’attuazione di strutture dipartimentali al cui interno l’organizzazione del lavoro venga attuata con modalità che esaltino la professionalità e la responsabilizzazione del dirigente medico e sanitario;
  • la promozione di una costante applicazione delle metodiche di verifica della qualità delle strutture del SSN;
  • la tutela del ruolo dei medici dirigenti del SSN relativamente alla formazione specialistica post-laurea, sottolineando la pari dignità del SSN rispetto alle Facoltà di Medicina;
  • l’obiettivo dell’affidamento alle strutture del SSN e ai dirigenti medici e sanitari in esse operanti delle attività inerenti la formazione professionale, l’aggiornamento obbligatorio e quelle correlate all’Educazione Continua in Medicina (ECM);
  • la realizzazione delle condizioni per le quali ciascun dirigente medico e sanitario possa efficacemente esercitare il proprio ruolo professionale;
  • la prioritaria dimensione etica delle aziende del SSN, rispetto a quella economica;
  • i medesimi obiettivi di cui alle precedenti lettere anche in favore delle altre categorie di iscritti.

Gli scopi

  • promuovere e coordinare ogni iniziativa a tutela degli interessi morali, giuridici, professionali, culturali ed economici dei singoli associati;
  • dare ogni assistenza agli associati in controversie nell’ambito dell’esercizio della professione, comprese quelle previdenziali;
  • curare i collegamenti tra gli associati e promuovere la formazione dei quadri;
  • stimolare e verificare che le prestazioni erogate da e per conto del SSN siano qualificate, efficaci, appropriate e rispettose della dignità del cittadino ammalato;
  • patrocinare e tutelare ad ogni effetto gli associati;
  • promuovere l’Educazione Continua in Medicina ed ogni altra attività di ricerca, elaborazione e proposta nei vari settori di interesse ed operatività delle professioni operanti nell’ambito della tutela della salute anche attraverso l’attività del Centro Studi;
  • consentire la possibilità sia a livello centrale, che regionale, purché non in conflitto con il livello centrale, della istituzione di uno o più “servizi finalizzati” alla tutela degli associati con lo scopo di sviluppare oltre all’attività di cui alle precedenti lettere, l’assistenza degli associati medesimi, esclusa quella in materia fiscale, in ogni settore di interesse della categoria, mediante strumenti ritenuti all’uopo idonei, ivi compresa l’assunzione, sia diretta che indiretta, di interessenze e partecipazioni in associazioni, enti e società di ogni tipo, in conformità alle finalità istituzionali dell’Associazione;
  • garantire le pari opportunità di accesso, sviluppo ed esercizio della professione, ivi comprese le politiche di conciliazione lavoro-famiglia, a prescindere dal genere, dall’età, dalle origini geografiche e sociali, dalla presenza di disabilità, dalle opinioni politiche, dalle credenze religiose o dagli orientamenti sessuali